13 novembre 2013

Dmitri Orlov: "il popolo rimarrà tranquillo finché viene nutrito"

 Caro Diario,
L'articolo  DMITRY ORLOV: LA SESTA TAPPA DEL COLLASSO ha fatto partire una vivace discussione nei commenti, spesso critici sull'autore e le sue idee.
Abbiamo chiesto a Dmitri stesso cosa lui ne pensi di alcuni delle critiche piú salaci.
Molti lettori del Diario sono critici sulla teoria del riscaldamento Antropogenico proposta dall'IPCC.
Ecco cosa ne dice in proposito il nostro russo-americano.

 La mia sensazione è che l'IPCC sia irrimediabilmente conservatrice e predice in modo coerente gli effetti meno gravi dei cambiamenti climatici di origine antropica rispetto a quelli  stiamo già osservando. Per esempio, essi prevedono che fino ad ora  il livello del mare salga di pochi centimetri , ma qui a Boston il mare è più alto di un piede.
 Alcuni lettori hanno commentato che un mondo privo di tecnologia come quello che Dmitri vuole sarebbe un passo indietro. Diversi hanno citato possibili nuove mirabolanti soluzioni. Ma Dmitri non sembra d'accordo:
La tecnologia crea sempre più problemi di quanti ne risolva. Il suo modo di risolvere i problemi è attraverso la creazione di problemi più grandi in futuro. Siamo già a un punto in cui queste "soluzioni" sono catastrofiche. Per esempio, la piaga delle materie plastiche e il problema del combustibile nucleare esaurito. A un certo punto qualcuno deve sottolineare che un ulteriore proseguimento in questa direzione non è utile.
Poi peró ci ha tenuto a precisare:
Io non odio tutta la tecnologia. Mi piacciono i processori di biogas che producono biochar. Sto lavorando su un software che permetterà alle persone di evitare di dover imparare l'ortografia inglese. Ci sono un sacco di soluzioni poco senso come quello. Ma  l'idea che il sistema industriale può essere perpetuata per è un sbagliata.
(norta di corvo vedi http://it.wikipedia.org/wiki/Biochar).

Poi ho posto la classica domanda da un milione di dollari: quanto prima che scoppi una rivoluzione?


Beh, qui negli Stati Uniti, il  popolo rimarrà tranquillo finché viene nutrito. Dopo di che, chi diavolo lo sa. Il governo stampa i soldi e li spende in cibo gratis. Quando questo si fermerá nessuno lo sa. Ma lo farà.
Che si sia o meno d'accordo con quanto sopra, Dmitri é uno dei pochi che ha visto con i propri occhi gli effetti del collasso di un impero (quello sovietico). Il suo é piú che il  parere si un altro blogger.
L'orologio sta ticchettando e dobbiamo muoverci piú velocemente possibile.
Al lettore che pensa che passare a vivere una vita alternativa sia troppo costoso e quindi non fatibile Dmitri ha risposto piuttosto ironicamente:
Una degna sepoltura è troppo cara per i "normali", eppure continuano morire. Perché lo fanno, che se non possono permetterselo?