20 agosto 2014

Patrioti? Terroristi? Decide chi vince!


Caro Diario,
il tema della Terza Guerra Mondiale é ormai sdoganato. Se ne parla e straparla dappertutto con perfetta cognizione di causa.... Si fa per dire. Perfino il Papa si é mosso, bontá sua, ad avvisarci.
Del "fronte interno", invece, si tace. Eppure i disordini sociali sono giá iniziati in USA, mentre anche in Italia vi sono avvisaglie di ripresa dello scontro sociale.
Discutiamone.

Dai Precedenti Storici Mitizzati ...

Noi tutti rigettiamo il terrorismo! Sará vero?
La Repubblica Italiana é fondata su due momenti mitizzati: il Risorgimento e la Resistenza. In entrambi i casi vi fu la percezione che un "nemico straniero" stesse occupando il "suolo patrio" e che il governo in carica fosse non legittimo.  In entrambi i casi vi fu spargimento di sangue fra italiani. I patrioti carbonari o i Gappini usavano tattiche che, a seconda dell'ideologia politica possono essere definite come di "guerriglia" o di "terrorismo". Per esempio
In occasione delle celebrazioni fasciste per l'anniversario della Marcia su Roma (28 ottobre 1943), i partigiani dei GAP attaccarono con bombe a mano e colpi d'arma da fuoco un corteo fascista in pieno centro, ferendo dodici partecipanti. Analoga tecnica venne impiegata contro i militi di guardia alla caserma di via Brenta, contro una pattuglia della R.S.I. di fronte alla scuola Gelasio Caetani, in viale Mazzini, in Trastevere e al quartiere Flaminio, dove restò ucciso un fascista. 
 I partigiani venivano definiti terroristi da chi si prendeva le bombe a mano in testa, molti furono arrestati, alcuni finirono di fronte al plotone di esecuzione. Ma alla fine "vinsero" loro, con molto aiuto degli anglo-americani si capisce. Quindi sono Eroi.

...Tornando ai giorni nostri ...


La lettera dei Nuclei Armati Operativi agli esponenti del movimento NO TAV ha suscitato il solito vespaio di indignazione scontata:
il responsabile sicurezza del Pd, Emanuele Fiano si dice contrario ad una “deriva violenta di pochi nostalgici del terrorismo“. “Non conosciamo chi si nasconde dietro la sigla che firma il documento e che promette la chiamata alle armi dei delusi del movimento No Tav”, aggiunge Fiano, sottolineando che gli autori del messaggio “troveranno di fronte a sé un panorama politico e un governo pronti a contrastare qualsiasi deriva violenta e antidemocratica“. 
Che il Governo sia pronto a qualunque cosa c'é da dubitare. Chiaramente procedono senza un piano. Nessuno che sia di loro pugno almeno. Invece sul panorama politico pronto a "contrastare qualsiasi deriva antidemocratica" ci sarebbe da spendere qualche parola. Partendo dall'ultima esperienza di lotta armata.

... Doppio salto mortale all'Indietro...

Che fu un fallimento, come sappiamo.
Dal nostro  articolo "per un Bignami della Storia Ontopolitica", di futura pubblicazione:
Gli anni settanta furono il momento in cui i movimenti dovettero scegliere se portare avanti le idee rivoluzionarie con la violenza o con la riforma. Un classico. In Europa "esplose" il fenomeno del terrorismo, con le Brigate Rosse, la tedesca RAF, l'IRA irlandese e via di questo passo. Tutti questi movimenti furono inflitrati dai servizi segreti, che li usarono per favorire una strategia del terrore e una contro strategia di annullamento delle libertá sociali.Ma, nonostante tutto, l'Italia continuava a vivere sull'onda del precedente benessere. Era possibile sognare di avere un lavoro, una casa e una famiglia.Il Partito Comunista Italiano, con il suo 30% dei consensi, assorbiva molti scontenti in senso riformatore, sottraendoli alle scelte estreme. Il movimento armato restó limitato ai pochi e alla fine sparí per esaurimento naturale (piú che per la vittoria della repressione poliziesca).
Per motivi di spazio, stendiamo un velo pietoso sul Terrorismo di Stato della strategia della tensione.
La differenza fra gli anni 70 e la situazione odierna italiana appare scontata. L'Italia é avviata a un declino economico e sociale, senza che vi sia nessun tipo di prospettiva seria di uscita. Meno male che abbiamo Renzi I, IIIII e IV . Soprattutto fra i piú giovani la scelta é fra emigrare o vivacchiare . Il che crea un clima molto piú favorevole per lo scontento popolare diffuso rispetto che gli anni '70. Le cose sono cambiate peró, non vi é nessuna "coscienza di classe", ammesso che vi sia mai stata, solo la rabbia per il sogno della vita patinata che non si avvera.
Su una cosa sola i NOA hanno ragione: movimenti popolari pacifici come il NO TAV o il NO MUOS, come anche il movimento anti guerra del 2003 - ve ne ricordate??? - hanno dimostrato l'irrilevanza dell'opinione popolare. La guerra in Iraq si é fatta, gli Italiani ci hanno allegramente partecipato. Il MUOS si fará e la TAV pure.  Anche le esperienze politiche parlamentari, come il Movimento Cinque Stelle, non stanno portando quei cambiamenti che il loro elettorato si era augurato. Al che i M5S stessi iniziano a chiedersi cosa ci stanno a fare in un parlamento-farsa. Ci sono arrivati perfino i politologi: non siamo in una democrazia ma in una Oligarchia. I Padroni dell'Universo una volta erano piú saggi.

Feedback positivo

La sensazione che l'Italia non si muova secondo i suoi interessi nazionali cresce giornalmente. 
Certo, questi Nuclei delle mie penne Corvidi, con il loro richiami moraleggianti ai compagni leninisti e alla "lotta Contro lo Stato borghese e reazionario" somigliano a un relitto fuori dal tempo. Non sono destinati a raccogliere  i numeri necessari per una rivoluzione seria. Ma probabilmente forniranno allo Stato una perfetta scusa per dare un giro di vite autoritario. Il che porterá ancora piú persone all'esasperazione. 
Una rivolta armata popolare contro l'occupazione straniera, simboleggiata da un Europa Tecnocratica, resa concreta dalle decine di basi militari straniere sul territorio nazionale, potrebbe raccogliere molti consensi. Tuttavia fallirebbe. La sproporzione fra le capacitá "Popolare" e "Statale" é troppo grande. Tutti i movimenti armati hanno bisogno di uno "sponsor" statale che copra i costi. Era vero durante il Risorgimento, é diventato piú importante durante la Resistenza. Oggi é indispensabile.  
I fantomatici NOA concludono:
basterà assestare il primo colpo e il sistema comincerà a scricchiolare. Sarà un settembre di lotta e di fuoco
La discesa agli inferi sembra essere appena cominciata.