03 dicembre 2016

Costituzione della Repubblica. Articolo uno: La sovranità appartiene al popolo <- NO!


Costituzione Italiana
Principi fondamentali
Articolo 1
...
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

Caro Diario,
cosa hanno a che fare gli Opliti con il referendum?
Mentre viene consumata la farsa del referendum costituzionale, vorrei discutere di un concetto tornato di moda: la sovranità nazionale.
In questo articolo approfondiremo un argomento che abbiamo toccato in passato :
La sovranitá la esercita chi ha potere, questo é definito da Max Weber come:
la capacitá di far fare a qualcuno qualcosa anche contro la sua volontá
il che implica il concetto di violenza e il suo monopolio come condizione per acquisire e mantenere il potere. Secondo Hobbes  questo potere violento deve essere detenuto interamente dallo stato, garante della sicurezza.  Benjamin Franklin invece la pensava diversamente:
“Those who surrender freedom for security will not have, nor do they deserve, either one.”
Noi, concordando con Franklin,  dimostreremo che la liberta' e la sovranita' non sono uno stato naturale o un diritto divino, appartengono a chi e' capace di imporsi, tipicamente con la forza. Si conquistano e mantengono in punta di lancia.


egualitarismo nelle culture "primitive"

Cominciamo dallo stato di natura. Hobbes sosteneva che, lasciati allo stato di natura, gli uomini divengono bestie selvagge che si uccidono a vicenda senza freni. Il suo contemporaneo Locke invece scriveva che in natura vi e'...
uno stato di eguaglianza, in cui ogni potere e ogni giurisdizione è reciproca, nessuno avendone più di un altro, poiché non vi è nulla di più evidente di questo, che creature della stessa specie e dello stesso grado, nate, senza distinzione, agli stessi vantaggi della natura, e all’uso delle stesse facoltà, debbano anche essere eguali fra di loro, senza subordinazione o soggezione, a meno che il signore e padrone di esse tutte non ne abbia, con manifesta dichiarazione del suo volere, posta sopra le altre, e conferitole, con chiara ed evidente designazione, un diritto incontestabile al dominio e alla sovranità. »
In realta' l'etnologia ha confirmato piu' Locke che Hobbes: le societa' indigene tradizionali tendono ad essere egualitarie, con leaders eletti dalla comunità e relativamente pacifiche - spesso utilizzando forme ritualizzate di conflitto. L'uomo primitivo non e' certo il "buon selvaggio" descritto da Rousseau, ma manca dell'organizzazione e degli strumenti per coltivare il delirio del potere assoluto.

la Centralizzazione e l'avvento degli imperi

tutto va "bene" per 100.000 anni, eppure a un certo punto la struttura neolitica egualitaria viene scossa: cosa succede?
Secondo Max  Weber vi sono  forze stabilizzanti che ordinano la società, che lui definiva come tradizionale (convalidata dalla consuetudine),  o legale / razionale (convalidato da regole impersonali). Vi sono poi quelle che portano il cambiamento e il caos. Lui  le raggruppava sotto il termine "carismatiche", soggette  all'autorità e alle straordinarie qualità di un  singolo leader.
il Dio-Re ha fatto la sua apparizione nella storia sconosciuta.
Chi lo puo' dimenticare? Lo abbiamo studiato a scuola: la civilta' nasce con gli imperi centralizzati, nei quali il Dio-Re  regna in maniera assoluta, estendendo i suoi domini e garantendo al popolo l'indispensabile: cibo e sicurezza. Meno sottolineata e' la relazione fra civilta' e religione di massa.  Se si esaminano i miti di tutto il mondo il Dio-Re riceve un mandato dal cielo, ha una grande visione di gloria che, tipicamente comporta la distruzione del precedente ordine e la creazione di uno nuovo che include l'adorazione della divinita' sponsor.
Ancora meno studiata la relazione con l'acquisizione di armi "magiche" che consentono al Dio-Re - e ai suoi seguaci - quel vantaggio su tutti gli altri. Vantaggio sconosciuto precedentemente nella società egualitaria.

La creazione della falange greca e il suo effetto sulla struttura della Polis

 Il Dio Re porta con se la civilta' ma per un'evoluzione politica dobbiamo aspettare ancora.Abbiamo imparato che la "democrazia e' nata in Grecia", ma poco ci e' stato detto del come e perché. O del quando.
Nei tempi arcaici in Grecia non vi era manco la parvenza di democrazia come andiamo a dimostrare.

i plebei dell'Eta' ellenica

eroi omerici

Nell'Iliade di Omero, tutti i protagonisti sono nobili, appartenenti a una casta di privilegiati, imparentati direttamente con gli dei. Il solo popolano che appare in tutta l'epica e' Tersite. Quando questo osa fare notare ad Agamennone che mentre il "re dei re" e' ricco e pieno di donne la plebe muore lontana dalle famiglie,viene picchiato selvaggiamente da Ulisse. Ecco cosa osa dire il poveraccio al "Divino Agamennone":
di che ti lamenti ancora, che vai cercando? Hai le tende piene di bronzo e molte donne ci stanno dentro, scelte, che a te noi Achei come a primo doniamo, quando espugniamo una rocca. Hai bisogno ancora di oro, che ti porti da Ilio qualcuno dei  Troiani domatori di cavalli, quale riscatto di un figlio fatto prigioniero da me o da un altro degli Achei, oppure di giovane donna, per mescolarti con lei in amore, da tenerla tu in privato? No, non sta bene che essendo tu il capo trascini nei guai i figli degli Achei. Compagni, gente da nulla, Achee, non più Achei, con le navi almeno facciamo ritorno a casa, e questo lasciamolo qui sotto Troia a digerire i suoi premi, in modo che veda se è vero o no che noi, un aiuto, glielo davamo; lui che or ora Achille, uomo molto migliore di lui, ha disonorato: s’è preso e si tiene il suo premio, avendolo estorto!  
a quel punto il "nobile Ulisse", famoso per la sua eloquenza, gli fa capire gentilmente che si sbaglia di grosso...
 con lo scettro la schiena e spalle gli colpì: lui si incurvò, ed una grossa lacrima gli cadde a terra; un lividore denso di sangue gli affiorò sul dorso sotto lo scettro d’oro; si sedette allora tutto impaurito, e dolorante, con uno sguardo idiota, s’asciugò il pianto.
Fallisce cosi' la prima sollevazione popolare registrata nella letteratura occidentale.
A Tersite non passa nemmeno per la testa di reagire, sa che la sproporzione fra lui e Ulisse e' assoluta.
l'Eroe ellenico non solo disponeva di un armatura completa: dedicava al suo uso tutto il suo tempo, il che lo trasformava in  un avversario invincibile per i poveri plebei.

Gli Opliti di Tebe

Opliti

Tutto cambia con l'avvento della tecnologia oplita.
Nasce tra la fine del secolo VII e l'inizio del VI  e trasforma un  piccolo proprietario terriero greco senza addestramento in un guerriero micidiale.
Il concetto era semplice: grandi scudi tondi sovrapposti e un muro di lance appuntite che ne fuoriescono.
Chiunque avesse l'equipaggiamento poteva partecipare, e la partecipazione faceva la differenza. Una grande massa di opliti era molto piu' efficiente che un singolo guerriero super palestrato. Questo includeva anche i greci stessi: l'elite super addestrata spartana fu sconfitta a Leuttra (AC 371) dal popolino tebano
Alla primordiale idea di tattica degli Spartani, che coreografava gli eleganti ed elaborati movimenti delle singole unità di opliti, Epaminonda ne oppose una inedita, che coinvolgeva in un’unica armonia l’esercito intero.
Leutra fu la fine del mito dell’invincibilità di Sparta, fondato sul concetto delle "forze speciali".
Suona familiare?
Tebe e' la migliore rappresentazione dello spirito Oplita. Non aveva soldati professionali come gli Spartani ne' pagava mercenari come Atene: confidava sul proprio  esercito di contadini che avevano  fama di essere gli uomini fisicamente, ma sopratutto moralmente più forti di tutta la Grecia. 
E' difficile spiegare a chi non l'abbia provato il legame che si crea in un muro di scudi. La  falange, tiene assieme vecchi e giovani, ricchi e poveri. Una unità di parenti, di sodali, di amici, quando non di amanti. Consapevoli che chiunque partecipa e condivide lo stesso destino. La coesione e lo spirito di gruppo erano esperienze vissute.  L'uomo che abbandonava i ranghi per fuggire era dannoso quanto quello che, spinto da individualismo, cercava gloria personale. 
Questa intrinseca qualità egualitaria,  questo Ethos, l'idea che l'unione fa la forza, che un piccolo gruppo armonico di opliti puo' sconfiggere un intero esercito imperiale, ha creato lo spirito democratico e cambiato la storia dell'Occidente. 

Contemporaneamente le polis si vedevano costrette a riconoscere piu' diritti a quei cittadini che se li erano guadagnati rischiando la vita. L'aristocrazia perde potere e un piccolo nucleo di "classe media" si forma.
Democrazia si, ma fino a un certo punto. Sarebbe più corretto parlare di oligarchia. I cittadini delle Polis che potevano permettersi un armatura appartenevano ai  ceti privilegiati: piccoli proprietari terrieri e  commercianti.
Ad Atene, Pericle estende a tutti i cittadini il diritto di accedere alle cariche pubbliche. Ma era cittadino Ateniese solo chi era figlio di padre e madre entrambi cittadini, il che la dice lunga su come i Greci la pensavano sugli immigrati.  I meteci, residenti esclusi dalla cittadinanza, non potevano partecipare alla vita politica.

Imperi di Distruzione di Massa

La tecnologia oplita fu copiata e perfezionata dai Macedoni che la usarono prima per conquistare la Grecia stessa e poi un impero "Ellenico". Alessandro, come Napoleone dopo di lui, abuso' dell'Ethos "rivoluzionario", cercando di usarlo a suo vantaggio ma di fatto distruggendolo.

La storia di Roma per quanto riguarda questa riflessione, inizia e finisce in maniera simile a quella delle Polis greche: una citta' di guerrieri contadini estremamente motivati, viene trasformata in un esercito imperiale di professionisti dalla riforma mariana. Nonostante questo la guerra rimane un esercizio di massa al quale i cittadini romani erano invitati a partecipare e la cittadinanza fu estesa sempre di piu' per coprire il bisogno militare.

Il medioevo e il ritorno dell'aristocrazia


Facciamo un salto di 600 anni. Il crollo dell'impero romano e il periodo di caos e insicurezza del basso medioevo uccisero l'idea di qualunque libertà. La sopravvivenza dipendeva dalla sicurezza e questa dalla presenza di professionisti della guerra. La plebe nel medioevo era carne da macello peggio che ai tempi dell'ellade, un cavaliere in armatura a cavallo valeva quanto 100 contadini.  Il servo della gleba, classe sociale legata a vita a una terra che nemmeno possedeva e' l'emblema plebeo del periodo.   Per quanto si trattasse di un rapporto sbilanciato un servo della gleba era piu' socialmente protetto che ci immaginiamo. Il signore garantiva ai servi della gleba tutela giuridica e militare e non poteva cacciare ne lui ne la sua famiglia dalla terra. Vaglielo a spiegare a coloro che credono che oggi siamo liberi. 

Rivoluzione industriale e l'avvento del proletariato

Picchieri svizzeri


Quando finisce il medioevo? La data ufficiale e' il 1496, ma la struttura feudale fu sconfitta secoli prima sul campo di battaglia.
L'idea della falange viene  riscoperta dai picchieri svizzeri che la usano per garantirsi la liberta'. Questi rivoluzionarono le tattiche di fanteria con l'adozione di una lunga lancia che azzerava in vantaggio della cavalleria nobiliare. Sconfissero l'impero asburgico, divenendo famosi in tutta europa. Per secoli la Guardia svizzera era presente in tutti i campi di battaglia e ancora oggi proteggono in Vaticano. 
Su questa base di forza formarono quella che, alla faccia degli americani e' la piu' antica ininterrotta democrazia del mondo. La Svizzera vide la sua nascita ufficiale con l'alleanza di tre cantoni che, nel 1291, rinnovarono il patto eterno confederale, il che spinge a pensare che la nascita della confederazione risalga a tempi ancora più remoti.

gli arcieri di Robin Hood


Gli svizzeri diedero il primo colpo all'aristocrazia, il secondo arrivo' dagli arcieri inglesi nel 1346. Ad Acrecy, 12.000 arcieri  comandati da Edoardo III d'Inghilterra distrussero una forza  di circa 50.000-60.000 uomini, fra cui 12.000 cavalieri pesanti considerati invincibili.  L'efficacia dell'arco lungo, usato in massa, fu dimostrata, smentendo l'idea che degli arcieri non avrebbero potuto contrastare unità di cavalleria pesantemente armate e addestrate. La nobilita' inglese lo aveva imparato a sue spese, come testimonia l'aspetto sovversivo della leggenda dell'arcere Robin Hood, che descrive una letteratura plebea ostile all'ordine feudale.
 L'arco necessita di piu' addestramento che la picca, ma e' una abilita' che si puo' imparare in un bosco come Sherwood. Fatto sta che gli inglesi, dopo la Magna carta (1215), potevano contare su una certa quantità' di libertà. Loro  combattevano per l'Inghilterra, mentre i Francesi combattevano per il re, in modo che lui si prendesse oro e donne. Come ai tempi di Agamennone. 

L'eta' delle rivoluzioni popolari

Minuteman Americani

Da quel momento in poi gli Europei iniziarono ad orientarsi verso l'idea nazionale. Si doveva inventare una nuova etica che legasse l'esercito alla politica, si dovevano instillare negli eserciti "nazionali" il senso della necessita' di combattere. Ma anche dargli qualcosa in cambio: diritti. 
Il passo successivo, dopo 400 anni, fu la creazione dell'esercito di "popolo" napoleonico, portatore di valori "rivoluzionari", e quindi dotato di enorme morale rispetto ai suoi opponenti. Fu sconfitto quando il nano corso lo uso' a fini imperiali, tradendone lo spirito.
Prima della Rivoluzione francese e di Napoleone, avevamo assistito alla Rivoluzione Americana. Essa si sarebbe rivelata  di importanza storica superiore a quella Francese ai fini del nostro discorso.
La rivoluzione Francese fu essenzialmente supportata dai cittadini di Parigi, i contadini vi si opposero partecipando alle guerre di Vandea. La popolazione rurale francese viveva ancora nel mondo medioevale, governato da religione dipendente dai nobili, con interessi ignorati dai "parigini".  Il successo della guerre di Vandea fu dovuto al fatto che a insorgere fu il popolo, che sceglieva i propri comandanti tra gli stessi contadini.
Il cuore della nuova nazione americana, invece, era formato da gente auto-sufficiente.  9 cittadini su 10 erano contadini, ma a differenza dei cittadini francesi  non avevano bisogno di nulla. I coloni erano autosufficienti dal punto di vista alimentare, armati, sapevano usare le loro armi e si trovavano sul loro territorio.Una combinazione non e' mai stata sconfitta in tutta la storia. Inoltre potevano facilmente evadere le tasse,  che vista la distribuzione sul territorio era difficile  esigere.
 Questa figura di uomo, chiamato Minuteman - pronto a combattere in un minuto - si e' impressa nella cultura americana.
La maggior parte di loro era ignorante e a stento leggeva la bibbia, ma vi era un gruppetto di avanguardia che aveva letto di Locke 

When governments fail in that task, citizens have the right—and sometimes the duty—to withdraw their support and even to rebel. 
Su queste basi ideologiche giustificarono la rivolta contro l'ordine costituito, tuttavia le filosofie astratte sono come il sale: aggiungono sapore ma non sono la sostanza del pollo arrosto.
Come i greci prima di loro i minuteman avevano accesso a una tecnologia e strategia militare che spiazzava i loro avversari.   
Uno stato basato su questo modello semi-anarchico non si era mai visto prima. E il neonato esercito era una espressione di cio'.
Dalla Rivoluzione fino alla guerra civile, quello americano era un esercito "strano":  acquiscienza passiva e cieca obbedienza erano sconosciute, la disciplina degli eserciti regolari sinceramente disistimata, gli ufficiali eletti sulla base dell'autorevolezza nel corpo dei cittadini-soldati e non sulle competenze professionali. Fu la lunghezza e durezza della guerra totale che lo costrinsero alla irreggimentazione federale, la quale distrusse per sempre lo spirito anarchico originale dell'armata americana.
I ribelli fasulli del cinema

Nonostante cio' il mito del ribelle -svuotato di significato reale- rimane forte anche nell'America di MK Ultra.
Coloro che criticano gli americani per il loro imperialismo e i sostenitori di Trump come "razzisti bianchi" dovrebbero leggere meglio questa parte della storia. L'america e' nata intorno a comunita' indipendenti, ostili a qualunque impero, anche il proprio.

la professionalizzazione degli imperi:il caso Romano e quello americano

Special forces USA: un sintomo di decadenza imperiale

L'apparizione del proletariato sulla scena politica, iniziato con la rivoluzione industriale ha determinato uno spostamento del potere. Ma solo per un periodo storico tutto sommato ristretto. Gli operai occidentali potevano paralizzare una nazione e costringerla in ginocchio senza ricorrere a grandi violenze. E' interessante come nello stesso periodo la grande massa della popolazione fosse anche coinvolta nelle guerre.
L'evoluzione verso l'esercito di massa iniziata da Napoleone, prosegui' con la prima guerra mondiale, per culminare nella seconda. Come sappiamo quale masse di civili furono trasformate in soldati e avviate alla morte come mai era accaduto prima. Nessuno come i Russi ha dato prova di cio'. L'unione Sovietica perse il 14% della sua popolazione, con punte del 25% in Bielorussia. Questo trauma enorme i Russi lo chiamano "grande Guerra Patriottica". Ma a partire dalla Guerra del Vietnam che mise in dubbio la ferma militare si registra un inversione di tendenza che e' stata accelerata dalla guerra al Terrore. Si e' passati inizialmente all'armata professionale in tutti i paesi occidentali.
oggigiorno le forze armate sono divenute piu' "snelle", l'uso di mercenari in paesi come lo Yemen, l'Iraq o l'Afganistan e' divenuto pratica comune. E' interessante notare come questi siano le stesse trasformazioni che subi' l'Esercito romano. Prima del collasso. 

Riassumendo

La storia sembra organizzarsi intorno a un ciclo ben preciso:

  • Eroi: Singoli individui sono armati e addestrati. La guerra si risolve in duelli singoli che dipendono dal migliore armamento singolo. Costoro divengono governanti. Monarchia.
  • Cittadini: Comunita' di Cittadini sono armati ma poco addestrati. Pagano il prezzo del loro armamenti ma non possono spendere molto tempo in addestramento. Costoro prendono il diritto di votare per i governanti. Democrazia
  • Armata di Popolo: Simile alla precedente ma viene creato il concetto della ferma. I cittadini servono per un certo periodo e gli viene fornito equipaggiamento dallo stato. Repubblica/ Oligarchia
  • Armata di Professionisti:La ferma viene estesa, i numeri ridotti. La lealta' passa dallo stato a un singolo generale. Impero
  • Mercenari: il lavoro della guerra viene delegato a un piccolo gruppo di professionisti, indipendenti dallo stato.   Demagogia

Riconquistare la democrazia

la conquista della democrazia passa per il suo significato: Demos cratos ridare potere al popolo. l'Italia e' un paese senza sovranita'. Non e' la EU la responsabile di questo bensi' la mancanza di interesse del popolo per la difesa di se stesso.
Gli italiani odierni sono bravi solo a straparlare, vantandosi di cio' che fanno, spesso anche di quello che non hanno mai fatto. Ingigantendo le loro imprese vere e fantasticando di quelle fasulle. Un popolo sconfitto, occupato, umiliato, che ha fatto del "pacifismo" la sua bandiera, dove pacifismo significa passivita' e fatalismo. La riconquista della sovranita' potra' cominciare quando si prendera' atto che essa non e' un diritto naturale, acquisito per nascita, ma il frutto della capacita' di imporre il proprio volere, se occorre anche con la forza.
Gli Opliti Greci, i picchieri svizzeri o i minuteman americani sono esempi di quanto sosteniamo.

Di recente mi e' stato domandato come mai il Diario Corvide sia in lingua italiana. Se fosse in inglese avrebbe molti piu' lettori e credito. E' vero.
Ma la lingua e' il fondamento dell'identita' culturale e questo Diario vuole dimostrare che ancora esistono idee che possono essere espresse in modo sublime nella lingua di Dante.
Lungi da noi l'idea di promuovere il nazionalismo. In tedesco esistono due termini per esprimere la nazione: Vaterland e Heimat.
Entrambi si traducono con "Patria" ma il primo ha un significato marziale, l'altro intimo. Heimat si tradice come "casa", e' collegato all'amore per le cose che si amano di casa. Quelle cose per cui si e' pronti a lottare.

Il sottoscritto ha lasciato il "Belpaese". Quando un esercito con un potere spropositato prende il controllo del territorio e' saggio ritirarsi e resistere. Soprattutto quando la popolazione occupata e' ridotta al rango di Zombiediota.
Ritirarsi e resistere.
Questo blog e' una avvocato della resistenza, quella che si basa sulla resilienza. Fisica e spirituale.