11 marzo 2017

Bannon: il cavaliere che suona la Tromba dell'Apocalisse

Lo slogan di Donald Trump "Make America Great Again"  è ottimistico, però il suo stratega capo Steve Bannon vede dinnanzi a noi giorni apocalittici, un duro inverno ci attende prima del rinnovamento della società, cosí scrive l'ex diplomatico Britannico Alastair Crooke.

Steve Bannon ha l'abitudine di iniziare molti dei suoi discorsi agli attivisti del Tea Party nella seguente maniera: “Alle  11 in punto del 18 Settembre 2008, Hank Paulson e Ben Bernanke dissero al Presidente americano che loro avevano già convogliato 500 miliardi di liquidità nel sistema finanziario durante le precedenti 24 ore - però necessitavano di un ulteriore Trilione di dollari, quello stesso giorno.” 
"La coppia disse che, se non l'avessero ottenuto immediatamente, il sistema finanziario Americano sarebbe imploso in  meno di 72 ore; quello mondiale entro tre settimane; il caos politico e i disordini sociali sarebbero seguiti entro un mese" (Alla fine, Bannon nota che sarebbero stati necessari più di 5 Trilioni, anche se nessuno lo sà con certezza, visto che non c'è stato nessun tipo di resoconto per tutti questi trilioni).
"Noi (l'America)" continua, "dopo i bailouts che sono derivati da queste azioni, abbiamo un passivo di 200 trilioni di dollari,  però un patrimonio netto - includendo tutto - di qualcosa come 50-60 trilioni di dollari  (Ricordiamo che lo stesso Bannon è stato un banchiere della Goldman Sachs).
"Siamo sotto sopra; le democrazie industriali oggi hanno un problema che non abbiamo mai avuto prima; siamo troppo esposti al debito (over-leveraged) occorre ridurre l’esposizione e abbiamo  costruito uno stato di welfare che é completamente e totalmente insopportabile.
"E sul perchè questa sia una crisi… il problema... e che i numeri sono divenuti cosi esoterici che anche il tipo a Wall Street, alla Goldman Sachs, il tipo con cui lavoro, quello alla Tesoreria... E' cosi difficile mettere tutto ciò insieme... Trilioni di dollari di deficit... etcetera"
Però, dice Bannon, nonostante il diffondersi di tutti questi numeri esoterici, inimmaginabili - le donne del Tea Party (che è principalmente guidato da donne, sottolinea Bannon) capiscono. Loro conoscono una realtà differente: sanno quanto costi fare la spesa adesso, sanno che i loro figli hanno 50.000 dollari di debiti per il Collage, vivono ancora a casa, e non hanno nessun lavoro in vista: "La ragione per la quale ho chiamato il mio film Generation Zero è perché questa generazione, i ragazzi di  venti e trenta anni, l’abbiamo annientata."
Bannon non è solo. Una decina d'anni prima, nel 2000, Donald Trump scrisse un pamphlet con un tono simile, che marcó il suo primo giocherellare con la prospettiva di diventare un Candidato Presidenziale: "La terza ragione per cui voglio parlare è perché non vedo solo un incredibile prosperità... bensí anche la possibilità di una tempesta economica e sociale... Guardate verso il futuro, se siete come me, vedrete nuvole di tempesta addensarsi. Grossi problemi. Io spero di aver torto, però penso che potremmo stare fronteggiare un crash economico come non l'abbiamo mai visto finora".
Durante la recente elezione presidenziale, Donald Trump continuó su questa narrativa: il mercato azionario era pericolosamente gonfiato. In un'intervista alla CNBC, disse, "Spero di aver torto, però penso che siamo in una gigantesca, grassa, succosa bolla," aggiungendo che le condizioni sono così pericolose che il paese é indirizzato verso una "gigantesca recessione" e che "se i tassi d'interesse si alzassero anche solo di un poco, (tutto) crollerebbe"

Il Paradosso

E qui, precisamente, sta il paradosso:  Perchè - se Trump e Bannon vedono l'economia come già troppo esposta, eccessivamente gonfiata, e fin troppo fragile perché possa sostenere il piú piccolo innalzamento dei tassi d'interesse - Trump ha (stando alle parole di Mike Whitney) "promesso più benefici e meno regole a Wall Street... tagli di tasse, enorme spesa governativa, e meno regolazioni... un trilione di dollari in stimoli fiscali per rivitalizzare le spese dei consumatori e per aumentare i profitti delle corporazioni... di tagliare l'aliquota fiscale delle corporazioni e di ingrassare la linea di fondo dei più grandi business Americani. E sta per eliminare la Dodd-Frank, "l'onerosa" regolazione che fu messa in atto a seguito dell'implosione finanziaria del 2008, per prevenire un altro cataclisma economico distruttivo."
Il Presidente Trump ,ora che è Presidente, vede il mondo differentemente? Oppure si è distaccato dalla visione di Bannon?  
Bannon è spesso accreditato come la forza intellettuale dietro il Presidente Trump - anche se la stampa avversa, che designa Trump (falsamente) come il "Presidente accidentale", che non si sarebbe mai aspettato di vincere, le attuali principali politiche interne ed estere erano tutte presagite, ed interamente presenti, nel pamphlet del 2000 di Trump.
Nel 2000, Bannon era meno coinvolto nella politica, nota la sceneggiatrice Julia Jones, una sua collaboratrice di lunga data. "Però l'attacco del 9/11", dice Ms. Jones, "L'ha cambiato" e la loro collaborazione ad Hollywood non sopravvisse al suo crescente  coinvolgimento nella politica.
Lo stesso Bannon attribuisce la sua radicalizzazione politica alla sua esperienza della grande crisi finanziaria del 2008. Detestava come i suoi colleghi alla Goldman Sachs deridessero i "dimenticati" del Tea Party. Per come la vede Ms. Jones, una chiave più affidabile all'interpretazione della visione del mondo di Bannon risiede nel suo servizio militare.
"Lui ha rispetto per il dovere," ha commentato agli inizi di Febbraio. " Una parola che ha usato spesso è 'Dharma'". Mr. Bannon ha trovato il concetto di Dharma nel Bhagavad Gita, ricorda. Può essere usato per descrivere la via che una persona deve intraprendere nella vita oppure il posto della stessa nell'universo.
Non c'è alcuna prova, comunque, che il Presidente Trump abbia cambiato la sua visione economica oppure si sia allontanato dalla sua comprensione della natura della crisi che l'America (e l'Europa) sta affrontando.

Prove alle porte

Entrambi sono molto furbi. Trump ne capisce di business,  Bannon di finanza. Sicuramente sono consapevoli dei venti contrari che stanno affrontando: l’incombente disputa con un Partito Repubblicano fazioso per aumentare il "tetto di 20 Trilioni di dollari di debito" (che inizierá a farsi sentire il 15 Marzo), l'improbabilità che le proposte del Presidente sulle tasse e fiscali vengano promulgate abbastanza velocemente e la possibilità che la Federal Reserve faccia salire i tassi d'interesse, "Finché qualcosa non si rompe". Se sono così intelligenti, allora cosa sta succedendo?
Ciò che Bannon ha portato al centro del suo partenariato è la chiara articolazione della natura di questa "crisi". Il suo film Generazion Zero, è esplicitamente costruito attorno alla struttura di un libro chiamato The Fourth Turning: An American Prophecy, scritto nel 1997 da Neil Howe e William Strauss.
Con le parole di uno dei co-autori, l'analisi "rigetta le radicate presupposizioni degli storici occidentali moderni secondo le quali il tempio sia o lineare (progresso o declino continuo) oppure caotico (troppo complesso per rivelare una qualsiasi direzione). Invece noi adottiamo l'intuizione di quasi tutte le società tradizionali: che il tempo della civiltà sia un ciclo ricorrente nel quale gli eventi diventano significativi solo in funzione al fatto che siano, come il filosofo Mircea Eliade li chiama, "rievocazioni". Secondo lo spazio ciclico, una volta che togli tutti gli accidenti estranei e la tecnologia, si rimane con solo un limitato numero di stati d'animo sociali, che tendono a ripetersi secondo un ordine fisso
Howe e Strauss scrivono: "Il ciclo inizia con la Prima Svolta, il "Periodo Alto" che segue a uno di crisi. In un Periodo Alto, le istituzioni sono forti e l'individualismo è debole. La società è fiduciosa sul dove vuole andare collettivamente, anche se molti si sentono soffocati dalla prevalente conformità.
"Il Secondo Punto di Svolta è il "Risveglio", quando le istituzioni sono attaccate in nome di più alti principi e più profondi valori. Proprio quando la società sta raggiungendo l'apice del progresso pubblico, le persone si stancano improvvisamente della troppa disciplina sociale e vogliono riottenere un senso di autenticità personale.
"La Terza Svolta è il ‘Disfacimento', per molti versi è l'opposto del Periodo Alto. Le istituzioni sono deboli e diffidate, mentre l'individualismo è forte e fiorente.
"Alla fine, durante la Quarta Svolta vi è il periodo di 'Crisi'. Ció  avviene quando la vita istituzionale viene ricostruita dalle macerie, ogni volta in risposta ad una percepibile minaccia  alla sopravvivenza della stessa nazione. Se la storia non produce una minaccia urgente, i leader della Quarta Svolta ne troveranno invariabilmente una - potendone anche fabbricare una all'occorrenza - per mobilizzare una azione collettiva.  L'Autorità civica rivive, e le persone e i gruppi iniziano a ingranare come partecipanti di una comunità più grande. Quando  queste fiamme Prometeiche di sforzo civile raggiungono il loro risultato, le Quarte Svolte rinnovano e ridefiniscono la nostra (US) identità nazionale

Generazione Woodstock

Il film di Bannon si focalizza principalmente sulle cause della crisi finanziaria del 2008, e sull'idea che crebbe tra la "generazione Woodstock (il festival musicale nacque nel 1969), che si diffuse, in un modo o nell'altro, attraverso la società Americana ed Europea.
Il narratore chiama la generazione Woodstock i "Figli dell'Abbondanza". E stato un punto di inflessione: una Seconda Svolta di "Risveglio", una discontinuità in cultura e valori. La generazione più vecchia (chiunque fosse oltre i 30 anni) fu vista come priva  chi di qualsivoglia cosa da dire, priva di esperienza con cui contribuire. Fu l'elevazione del "principio del piacere" (come fenomeno “nuovo”, come “loro” scoperta), sull'etica puritana; celebrava il fare le proprie cose; si concentrava sull’"Ego" e sul narcisismo.
Il "Disfacimento" seguí in forma di debolezza governativa ed istituzionale: il "sistema" mancava di coraggio per prendere decisioni difficili. Le scelte facili venivano immancabilmente prese: le élite assorbirono l'ethos ego-centrico, del bambino-viziato della generazione "me". Gli anni 80 e 90 divenne l'era del " capitalismo da casinó" e dell’ "Uomo di Davos".
Il suntuoso salvataggio delle Banche Americane cancelló i costosi sbagli dei banchieri, dopo i fallimenti e le crisi Messicane, Russe, Asiatiche ed Argentine. L'esenzione di Bear Stearns del 2004, che permise alle cinque grandi banche di  fare leva coi loro prestiti oltre il 12:1- che presto si estese per diventare 25:1, 30:1 e anche 40:1 - permise una presa di rischi irresponsabile e la creazione di miliardi di profitti. La bolla delle "Dot Com" fu aggiustata con la politica monetaria - e infine il gigantesco bailout del 2008 salvó le banche, ancora una volta.  
Il "Disfacimento" fu essenzialmente un fallimento culturale: un fallimento nel prendere responsabilità, nel coraggio di prendere difficili decisioni - è stato, in breve, suggerisce il film, un'era di istituzioni viziate, politici compromessi e broker finanziari irresponsabili - l’elite dominante- che si perdonava da sola, abdicando le proprie responsabilità."
Adesso siamo entrati nella “Quarta Svolta”: "Tutte le decisioni facili sono alle nostre spalle". Il 'sistema' manca ancora di coraggio. Bannon dice che questo sarà il periodo più "brutto e cattivo nella storia". Sará brutale, e "noi" (si riferisce agli attivisti del Tea Party di Trump) saremo "diffamati". Questa fase potrebbe durare 15-20 anni, predice.

Tragedia Greca

La chiave di questa Quarta Svolta è il "carattere". E' centrato sui valori. Quello che Bannon intende con "la nostra crisi" è probabilmente meglio espressa quando il narratore dice: "l'essenza della tragedia greca è che non è come un incidente autostradale, dove qualcuno muore [nel senso che la grande crisi finanziaria non è avvenuta per un caso fortuito].
Il senso Greco è che la tragedia si ha quando  qualcosa  accade perché deve accadere, per via della natura dei partecipanti. Perché le persone coinvolte lo fanno accadere. E' loro non hanno nessuna scelta che farlo accadere, perché è la loro natura."
Questa è la più profonda implicazione di quanto è trasparso da Woodstock: la natura delle persone è cambiata. Il "Principio di Piacere",  il narcisismo, hanno rimpiazzato i "più alti" valori che avevano reso l'America ciò che era. La generazione che credeva che non c'erano "rischi o montagne che non avrebbero potuto scalare" ha portato questa crisi su se stessa. Hanno cancellato 200 anni di responsabilità finanziaria in circa 20 anni. Questo, a quanto pare, racchiude l'essenza del pensiero di Bannon.
Il che è dove ci troviamo, asserisce Bannon: dopo una calda, pigra estate inevitabilmente segue  un rigido inverno. Diventa un periodo di tribolazioni, di avversità. Ogni stagione in natura ha la sua funzione vitale. Le Quarte Svolte sono necessarie: sono parte di un ciclo di rinascita.
Il film di Bannon conclude con l'autore Howe che dichiara "la storia è stagionale e l'inverno sta arrivando"
E, qual è l'immediato messaggio politico? E' semplice, il narratore del film di Bannon dice: "STOP": smettila di fare qualsiasi cosa tu stia facendo. Smettila di spendere. Smettila di prendere impegni monetari che non sono pagabili. Smettila di ipotecare il futuro dei tuoi figli con debiti. Smettila di cercare di manipolare il sistema bancario. E' un tempo per un ragionamento lungimirante, per dire "no" ai salvataggi, per cambiare la culture e per ricostruire la vita istituzionale.

Eredità Culturale

E come si ricostruisce la vita civica? Guardi a coloro che possiedono ancora un senso di dovere e responsabilità - che hanno mantenuto una eredità culturale di valori. E da notare che quando Bannon si rivolge agli attivisti, la prima cosa che fa é   quella di salutare i veterani e gli ufficiali in servizio, ed elogiare le loro qualità, il loro senso del dovere.
Quindi non è sorprendente vedere come il presidente Trump voglia incrementare il budget sia militare che dei veterani. Non è tanto un presagio della belligerosità dell'America, bensí perché li vede come guerrieri per l'inverno di tribolazione e avversità che sta arrivando. Allora, e solo allora,  parla a quella manciata di attivisti che hanno ancora forza di carattere, senso di responsabilità, del dovere. Gli dice che il futuro risiede nelle loro mani, soltanto le loro.
Vi sembra uomini questi  - Bannon e Trump - che vogliano pompare una nuova bolla finanziaria, indulgere con il casinò di Wall Street (nelle loro parole)? No, vero!? Allora, cosa sta succedendo?
Loro sanno che "la crisi" sta arrivando. Ricordiamoci ciò che Neil Howe scrisse nel Washington Post al riguardo della "Quarta Svolta":
"Si tratta della vita istituzionale che viene ricostruita dalle fondamenta, sempre in risposta ad una minaccia percepita alla sopravvivenza della stessa nazione. Se la storia non produce una minaccia così urgente, i leader della Quarta Svolta ne troveranno invariabilmente una - e potrebbero addirittura fabbricarne una - per mobilitare l'azione collettiva. L'autorità civica rinasce, e le persone e i gruppi iniziano a darci dentro come partecipanti di una più larga comunità. Come queste fiamme Prometeiche di sforzo civico raggiungono il loro risultato, la Quarta Svolta rinnova e ridefinisce la nostra identità nazionale"
Trump non ha nessun bisogno di "fabbricare" una crisi finanziaria. Accadrà " perchè deve accadere, per via della natura dei partecipanti (nel 'sistema' corrente). e loro non hanno nessuna scelta a riguardo, perché e nella loro natura."
Non è nemmeno colpa del Presidente Obama o del Segretario della Tesoreria Hank Paulson, di per se. Loro sono solo ciò che sono.
Quindi non è molto probabile che Trump e Bannon stiano cercando di infiammare gli "spiriti animali" dei giocatori nel casinò finanziario (come molti nella sfera finanziaria sembrano pensare). Se il film di Bannon e l’articolazione della Crisi di Trump stanno a significare qualcosa, è che il loro scopo è quello di infiammare gli "spiriti animali" della "classe lavoratrice vittimizzata e di quegli americani dimenticati" del Midwest, Michigan, Indiana, Ohio, Wisconsin e Pennsylvania.
A quel punto, loro sperano che quella manciata di attivisti ci "daranno dentro" con un fiammata di sforzo civile Prometeica, che ricostruirà la vita economica e istituzionale dell America.
Se davvero è così, La visione di Trump e Bannon è sia audace - sia uno straordinario azzardo

Da 9 Marzo, 2017 "Information Clearing House"
Tradotto da F., Septimus e Corvo per corvide.blogspot.it